10 agosto 2006
Per le famiglie disagiate arrivano aiuti per l'istruzione dei figli con borse di studio e fornitura gratuita o semigratuita dei libri di testo: il Ministero della Pubblica Istruzione ha infatti dato il via libera, con due diversi provvedimenti, alla somma complessiva di 258 milioni di euro, che verranno ripartiti fra tutte le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano.
Con il primo provvedimento sono stati assegnati 155 milioni di euro in borse di studio da assegnare al sostegno delle famiglie meno abbienti per agevolare la frequenza scolastica nelle scuole medie e in quelle superiori. L'altro provvedimento, invece, assegna circa 103 milioni di euro, che consentiranno alle Amministrazioni locali, per l'anno scolastico 2006-2007, la fornitura gratuita dei libri di testo agli alunni delle scuole medie e, anche nella forma del comodato, a quelli delle secondarie superiori che si trovino nelle stesse condizioni di necessità.
"Ci sono famiglie italiane per le quali il problema del diritto allo studio, e conseguentemente quello della dispersione scolastica, - ha commentato il ministro Giuseppe Fioroni - sono un problema che attiene alla sopravvivenza economica quotidiana. Osserviamo inoltre che nuove categorie sociali, fino ad oggi al riparo, entrano nelle fasce di povertà: sono famiglie per le quali la spesa per la scuola diventa un onere insostenibile. Stato e Regioni dovranno incentivare i propri sforzi perché mai più nessuna famiglia debba considerare l'istruzione dei propri figli come un lusso".
Lo stesso ministro ha annunciato anche un cambiamento per quanto riguarda il numero degli insegnanti di sostegno nelle classi, che sarà adeguato al numero di presenze di allievi disabili.
La nuova normativa intende rimuovere il precedente criterio di definizione dell'organico degli insegnanti di sostegno, che calcolava il numero degli insegnanti di sostegno necessari sul numero totale degli allievi invece che sul numero degli allievi disabili.
Il ministro ha affermato che la specializzazione degli insegnanti di sostegno deve essere pienamente valorizzata e sottratta al rischio che vada dispersa per convenienze di vario tipo.
Nell'anno scolastico 2003-2004 gli allievi diversamente abili nelle classi italiane erano 161.159, pari all'1,8% del totale degli studenti.
E’ stato dato ampio risalto anche al tema dell'istruzione dei figli degli immigrati partendo dall'assunto che "sono necessari alcuni interventi di miglioramento
delle condizioni dell'integrazione". I piccoli di diversa nazionalità presenti nelle scuole italiane nell'anno scolastico 2003-2004 erano oltre 300 mila nel 52,9% degli istituti scolastici. La maggior parte degli stranieri si iscrive nella scuola statale e la massima densità delle presenze la raggiunge nella scuola primaria (4,7%) e nella media (4,1%) mentre nella secondaria superiore la percentuale si ferma all'1.9%.
"Passano largamente dalla scuola - ha insistito Fioroni - le possibilità di costruire una società plurale e coesa, in cui gli stranieri non siano considerati come ospiti in prova perenne, ma come nuovi cittadini con diritti e doveri".
Con il primo provvedimento sono stati assegnati 155 milioni di euro in borse di studio da assegnare al sostegno delle famiglie meno abbienti per agevolare la frequenza scolastica nelle scuole medie e in quelle superiori. L'altro provvedimento, invece, assegna circa 103 milioni di euro, che consentiranno alle Amministrazioni locali, per l'anno scolastico 2006-2007, la fornitura gratuita dei libri di testo agli alunni delle scuole medie e, anche nella forma del comodato, a quelli delle secondarie superiori che si trovino nelle stesse condizioni di necessità.
"Ci sono famiglie italiane per le quali il problema del diritto allo studio, e conseguentemente quello della dispersione scolastica, - ha commentato il ministro Giuseppe Fioroni - sono un problema che attiene alla sopravvivenza economica quotidiana. Osserviamo inoltre che nuove categorie sociali, fino ad oggi al riparo, entrano nelle fasce di povertà: sono famiglie per le quali la spesa per la scuola diventa un onere insostenibile. Stato e Regioni dovranno incentivare i propri sforzi perché mai più nessuna famiglia debba considerare l'istruzione dei propri figli come un lusso".
Lo stesso ministro ha annunciato anche un cambiamento per quanto riguarda il numero degli insegnanti di sostegno nelle classi, che sarà adeguato al numero di presenze di allievi disabili.
La nuova normativa intende rimuovere il precedente criterio di definizione dell'organico degli insegnanti di sostegno, che calcolava il numero degli insegnanti di sostegno necessari sul numero totale degli allievi invece che sul numero degli allievi disabili.
Il ministro ha affermato che la specializzazione degli insegnanti di sostegno deve essere pienamente valorizzata e sottratta al rischio che vada dispersa per convenienze di vario tipo.
Nell'anno scolastico 2003-2004 gli allievi diversamente abili nelle classi italiane erano 161.159, pari all'1,8% del totale degli studenti.
E’ stato dato ampio risalto anche al tema dell'istruzione dei figli degli immigrati partendo dall'assunto che "sono necessari alcuni interventi di miglioramento
delle condizioni dell'integrazione". I piccoli di diversa nazionalità presenti nelle scuole italiane nell'anno scolastico 2003-2004 erano oltre 300 mila nel 52,9% degli istituti scolastici. La maggior parte degli stranieri si iscrive nella scuola statale e la massima densità delle presenze la raggiunge nella scuola primaria (4,7%) e nella media (4,1%) mentre nella secondaria superiore la percentuale si ferma all'1.9%.
"Passano largamente dalla scuola - ha insistito Fioroni - le possibilità di costruire una società plurale e coesa, in cui gli stranieri non siano considerati come ospiti in prova perenne, ma come nuovi cittadini con diritti e doveri".